tag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post7275008891921739144..comments2023-08-29T16:19:36.933+02:00Comments on Il Lume Rinnovato: Sam Harris: il mondo può finireUnknownnoreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-62825571144627898702015-06-30T07:38:07.125+02:002015-06-30T07:38:07.125+02:00''Dobbiamo capire che la responsabilità è ...''Dobbiamo capire che la responsabilità è tutta nostra!''<br /><br />L'uomo padrone del suo destino. Tipica concezione Luciferiana dell'uomo che deve ''riscoprire'' la sua ''divinita''. Marx, Nietschze, ecc, ed i loro prodotti del 20 secolo mi vengono in menteavleshttps://www.blogger.com/profile/02962973703796060387noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-34350683499115556242015-06-30T07:33:06.592+02:002015-06-30T07:33:06.592+02:00''Quindi, se tu fai del bene a qualcuno pe...''Quindi, se tu fai del bene a qualcuno perché Dio lo vuole, allora non sei morale.''<br /><br />E' l'amore piu elevato in quanto ci riconosciamo corrotti, falsi, impietosi, e ci rendiamo conto che nulla possiamo fare per salvarci, tranne che avere fede in Dio il Figlio, attraverso cui Dio puo salvarci con la grazia.<br />Il timore di Dio e' necessario e ci e' concesso da DIO stesso come dono in cambio della consapevolezza.avleshttps://www.blogger.com/profile/02962973703796060387noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-13563407327110135682015-06-30T07:20:59.057+02:002015-06-30T07:20:59.057+02:00"Deve quindi provenire da qualche altra parte..."Deve quindi provenire da qualche altra parte (dalle proprie intuizioni morali). Ma allora questo criterio è disponibile anche agli atei."<br /><br />Certo,essendo DIO in tutto egli opera anche in coloro che ne negano l' esistenza. <br />Dio si conosce attraverso la fede, altrimenti non e' Dio, e' una creazione della propria mente carnale.<br />E' ovvio il chaos di religioni, sono le menti carnali che si scontrano. E che si inventano divinita' che soddisfano la propria vanita, ad esempio la cd reincarnazione, con cui evitare posticipando all'infinito, il giudizio divino.<br />Il pentimento, ecco l'elemento comune aborrito da atei, cattolici, buddisti ecavleshttps://www.blogger.com/profile/02962973703796060387noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-88273577014850332692008-07-23T10:02:00.000+02:002008-07-23T10:02:00.000+02:00Dando un'occhiata frettolosa e di primo acchitto n...Dando un'occhiata frettolosa e di primo acchitto noto una grande confusione, in primis vanno analizzate le religioni,come chiama Harris, singolarmente per avere un quadro completo e di come stanno veramente le cose, per comprendere alcuni aspetti molto importanti, troppo comodo parlare in generale, cosi facendo se cè un qualcosa che non và da una parte,la troviamo sull'altra, anche se a mio avviso non si troverà mai niente. Faccio un esempio, del Papa, di Maometto, di bunga, di banga, di bongo, con tutto il rispetto per le persone, non me ne frega nulla.Se Harris mi dimostra che ha una conoscenza, uno studio mirato,completo, sullo Spirito Santo e della operosità del medesimo potremmo parlarne e discuterne, ma, da quello che scrive denoto una limitata conoscenza, quando si è limitati nella conoscenza di una determinata/o studio, <BR/>non vedo come possa toccare gli animi dei credenti in Cristo, per forza di cose e di logica toccherà tutti gli atei e coloro che sono annebbiati nella mente. E scontato, non sarà certo un credente nel credere alle stupidità scritte, non hanno fondamento per un nato di nuovo in Cristo e come dire quant’è buono questo minestrone, senza assaggiarlo. Quello che ha voluto e a chi ha voluto rivelarsi rimane e rimarrà fino alla fine dei tempi un mistero, che solo la grande saggezza e la grande Onnipotenza di Dio può operare negli uomini.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-83415124801256615692008-02-06T12:21:00.000+01:002008-02-06T12:21:00.000+01:00La versione italiana di LETTERAhttp://www.nuovimon...La versione italiana di LETTERA<BR/><BR/>http://www.nuovimondi.info/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2249Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-5709445398625158362008-01-21T18:09:00.000+01:002008-01-21T18:09:00.000+01:00x luca: E' vero, non so nulla (se non quello che h...x luca:<BR/><BR/><I> E' vero, non so nulla (se non quello che hai detto tu) dell'anarco-capitalismo. A tal proposito cercherò di leggere tutti i tuoi post su David Friedman.</I><BR/><BR/>Comprare il libro mai eh ? ;-) (<A HREF="http://www.internetbookshop.it/code/9788885140233/friedman-david-d/ingranaggio-della-liberta.html" REL="nofollow">link</A>)<BR/><BR/><I> Comunque, una cosa sola ho capito: si decide più quando si "compra" che quando si "vota".</I><BR/><BR/>Più che altro, i soldi sono spendibili in un solo modo, diversamente dai voti. I soldi, o li spendi per questo, o per quest'altro. E una volta che ti accorgi che per rompere il cazzo alle altre persone devi spendere soldi, comincerai a chiederti: "vale davvero la pena di spendere tutti questi soldi per punire chi compra carne halal, oppure chi abortisce, oppure mi conviene spenderli per una visita medica in più?"Mauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-60081379386719273542008-01-21T17:22:00.000+01:002008-01-21T17:22:00.000+01:00Grazie per la risposta.E' vero, non so nulla (se n...Grazie per la risposta.<BR/>E' vero, non so nulla (se non quello che hai detto tu) dell'anarco-capitalismo. A tal proposito cercherò di leggere tutti i tuoi post su David Friedman.<BR/>Per esame "Harris" intendo un esame che comprovi il rispetto della ragione e della libertà da parte di chi deve esercitare il voto.<BR/>Ma non sono esperto di tali faccende quindi non voglio addentrarmi in un ginepraio e sproloquiare. Comunque, una cosa sola ho capito: si decide più quando si "compra" che quando si "vota".Luca Massarohttps://www.blogger.com/profile/09800503845973002121noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-22507416882529979242008-01-21T07:51:00.000+01:002008-01-21T07:51:00.000+01:00Luca,> Maurizio, quando affermi che "dovremmo batt...Luca,<BR/><BR/>> Maurizio, quando affermi che "dovremmo batterci per porre fine al più presto alla democrazia" intendi la nostra democrazia occidentale, vero? Bene, si può discutere. Per me non è un'eresia ciò che dici, fatto salvo che non si torni (o si vada) verso un qualsivoglia tipo di dittatura.<BR/><BR/>Non propongo ovviamente la dittatura. Anche se c'è da dire che una democrazia islamica potrebbe non essere molto meglio di una monarchia islamica (come ad es. il Marocco).<BR/><BR/>> Mi spiego. La democrazia è, finora (per prendere a prestito un monologo gaberiano) il sistema più democratico che ci sia. Ma con quale tipo di regime "migliore" lo si può sostituire? Ovvero, come può "evolvere" in meglio la democrazia?<BR/><BR/>Suggerisco che forse non hai letto bene quello che ho scritto. Parlavo dell'anarco-capitalismo. (Forse non sai cos'è, come non lo sapevo io qualche mese fa.)<BR/><BR/>> Propongo un'ipotesi possibile: per me è da rivedere il criterio di "un cittadino, un voto". Come? O attraverso la concessione di una patente che permetta di votare (dove, chi la concede, deve passare l'esame Harris),<BR/><BR/>Non ho capito cos'è l'esame Harris, ma dubito che arriveremmo mai a promulgare quella legge. Ma soprattutto, anche se ci arrivassimo, non appena i musulmani diventassero maggioranza, comsa impedirebbe loro di cambiare la legge stessa. Mi spiace, nessun vincolo legale o costituzionale mi sembra possa funzionare.<BR/><BR/>> oppure concedendo a chi lo merita la possibilità di far valere il proprio voto 10, 100, 1000 volte colui che invece si dimostra succube di suggestioni mentali da età della pietra.<BR/><BR/>Qualunque sistema sarebbe cambiato non appena arrivassero ad essere maggioranza.<BR/><BR/>Non si scappa, è il voto stesso il problema. Votare non costa niente, e il voto è "spendibile varie volte".<BR/><BR/>L'unica speranza secondo me è <B>instaurare un sistema per cui chi voglia imporre i propri valori e le proprie regole agli altri abbia un enorme disincentivo economico a farlo</B>. Cioè debba sborsare molti più soldi di quelli che sborserebbe lasciando in pace gli altri. Questo sistema è stato teorizzato, e si chiama anarco-capitalismo. Per chi fosse interessato, vedere libro "l'ingranaggio della libertà" di David Friedman. In breve: il sistema si basa sulla privatizzazione della legge, delle forze dell'ordine, e dei giudici. In questo modo le leggi devono essere prodotte dal libero mercato, non dal mercato politico. Quindi, ognuno si troverà a dover pagare per avere le leggi che vuole (a mettere i propri soldi al posto delle parole). Le leggi più invasive della libertà altrui costeranno di più, perché saranno più costose da applicare per le agenzie private di protezione (ex forze dell'ordine). Questo a patto che la teoria di Friedman sia corretta. E non è detto, ovviamente.<BR/><BR/>Con questo sistema, se non ti piacessero le leggi islamiche, cambieresti nazione senza muoverti di casa, semplicemente diventando cliente di altre agenzie di protezione, le quali si servono di altre agenzie di giudici private, che non applicano la legge islamica. E' un po' come se viene eletto Prodi, a te non piace, e cambi Paese senza muoverti di casa. Le leggi di Prodi valgono solo per chi ha votato Prodi, e tu invece sei sotto le leggi di Berlusconi. Libera concorrenza tra le leggi.<BR/><BR/>> Sono solo esempi, così di fretta, per aprire una discussione. Per ora, comunque, resto del parere del grande Winston Churchill: "È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre che si sono sperimentate finora".<BR/><BR/>Non è del tutto corretto. L'islanda medioevale. Non era una democrazia né una monarchia né una dittatura. Era una società libertaria, dove le leggi e le forze dell'ordine erano private. Che credo si possa definire simile all'anarco-capitalismo.<BR/><BR/>CiaoMauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-13143967778908941512008-01-20T23:54:00.000+01:002008-01-20T23:54:00.000+01:00Maurizio, dici cose del tutto condivisibili, ma il...Maurizio, dici cose del tutto condivisibili, ma il punto forse era un altro.<BR/>L'evoluzione ha forgiato il corpo (e non solo?) dell'uomo e della donna per compiti diversi e complementari: semplificando, la caccia per l'uomo e l'allevamento dei figli per la donna.<BR/>Dovremmo forse per questo negare ogni emancipazione alla donna? Eppure ci sono ragioni biologiche che la predispongono all'allevamento della prole!<BR/><BR/>Allo stesso modo, il fatto che ci si ritrovi con una certa predisposizione all'empatia non dovrebbe avere la minima conseguenza sulla scelta dei nostri valori morali. La natura non sa nulla di morale, <I>ma neanche i cervelli</I>! I cervelli (e certamente non solo quelli umani) sono predisposti all'empatia, ma come convenivi sono altrettanto predisposti all'egoismo e alla cattiveria. Perchè scegliere, allora, di privilegiare le scelte "empatiche"?<BR/><BR/>Insomma, cercare di capire quali possano essere le origini biologiche di una certa tendenza comportamentale, delle predisposizioni a certi modi d'agire, è una cosa del tutto diversa dal prendere posizione, su quei comportamenti, e dar loro un giudizio di valore.<BR/>E su questo, la natura non dovrebbe essere tirata in ballo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-35694426301430027992008-01-20T22:23:00.000+01:002008-01-20T22:23:00.000+01:00Maurizio, quando affermi che "dovremmo batterci pe...Maurizio, quando affermi che "dovremmo batterci per porre fine al più presto alla democrazia" intendi la nostra democrazia occidentale, vero? Bene, si può discutere. Per me non è un'eresia ciò che dici, fatto salvo che non si torni (o si vada) verso un qualsivoglia tipo di dittatura. Mi spiego. La democrazia è, finora (per prendere a prestito un monologo gaberiano) il sistema più democratico che ci sia. Ma con quale tipo di regime "migliore" lo si può sostituire? Ovvero, come può "evolvere" in meglio la democrazia?<BR/>Propongo un'ipotesi possibile: per me è da rivedere il criterio di "un cittadino, un voto". Come? O attraverso la concessione di una patente che permetta di votare (dove, chi la concede, deve passare l'esame Harris), oppure concedendo a chi lo merita la possibilità di far valere il proprio voto 10, 100, 1000 volte colui che invece si dimostra succube di suggestioni mentali da età della pietra.<BR/>Sono solo esempi, così di fretta, per aprire una discussione. Per ora, comunque, resto del parere del grande Winston Churchill: "È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre che si sono sperimentate finora".Luca Massarohttps://www.blogger.com/profile/09800503845973002121noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-37157591155158464532008-01-20T16:54:00.000+01:002008-01-20T16:54:00.000+01:00Luca:> 1)dacché ateo "non è parola di cui abbiamo ...Luca:<BR/><BR/>> 1)dacché ateo "non è parola di cui abbiamo bisogno", come chiamarci allora? Come fanno Dawkins e Dennett: "Bright"? "Illuminati" (per richiamare anche il titolo del tuo blog)?<BR/><BR/>Sinceramente non lo so. Propendo per la tesi di Harris. Limitarsi a discutere nel merito i singoli temi, senza qualificasi in alcun modo. Al limite, appellarsi alla ragione, perché quasi nessuno direbbe di essere nemico della ragione.<BR/><BR/>Credo che definire se stesso Bright o illuminato possa sembrare presuntuoso.<BR/><BR/>> 2) Siamo in 6,5 miliardi su questo pianeta. La maggioranza delle persone è religiosa (o appartiene a una religione). Siamo destinati ad aumentare: che cosa realmente, concretamente fare per scongiurare gli spaventosi scenari che lo stesso Harris, in fondo al suo intervento, illustra?<BR/><BR/>Non lo so. Harris stesso ha risposto <A HREF="http://lumerinnovato.blogspot.com/2007/12/sam-harris-contro-il-relativismo.html" REL="nofollow">qui</A>. In breve, 1. discutere il più possibile, pressare le idee cattive quando si presentano, senza rinunciare per timore di sembrare maleducati. 2. finanziare il dissenso nel mondo musulmano.<BR/><BR/>Ed io aggiungerei, rischiando di suscitare l'ira della maggior parte dei miei lettori: dovremmo batterci per porre fine al più presto alla democrazia, in modo che i musulmani, una volta diventati maggioranza, trovino più difficoltà ad imporre le loro leggi sulla minoranza. infatti, se i musulmani diventano maggioranza in un paese democratico, è finita: useranno il loro potere di voto per imporre democraticamente i loro valori sulla minoranza. Se invece i musulmani diventano maggioranza in un paese anarco-capitalista, avranno seri problemi economici, e disincentivi enormi, ad imporre i loro punti di vista sugli altri. Un musulmano che scegliesse di essere cliente di un'agenzia di giudici privata che applicasse la legge islamica dovrebbe sborsare parecchi soldi di tasca propria. Ci tornerò in un post successivo.<BR/><BR/>> 3) Delle tre grandi religioni monoteiste ritengo, come Harris, quella musulmana come la più pericolosa (anche se i fondamentalisti americani non scherzano). Cosa suggerisci (suggerite) per far entrare una graduale secolarizzazione (non forzata alla Bush, per intenderci) nel mondo islamico che consenta alla maggioranza di loro di prendere alla lettera il Corano così quanto vien presa alla lettera la Bibbia in Italia?<BR/><BR/>Non credo sia realistico pensare di vincere una guerra culturale mediante la sola discussione. La strada più promettente mi sembra quella di far leva sugli interessi economici, come ho detto.Mauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-52867202787070520492008-01-20T16:29:00.000+01:002008-01-20T16:29:00.000+01:00x hronir Il punto delicato di questa vostra discus...x hronir<BR/><BR/><I> Il punto delicato di questa vostra discussione è pensare/pretendere di derivare o di giustificare dalla natura le proprie scelte morali su base naturale.</I><BR/><BR/>Ehm, no. Per quanto mi riguarda, io non pretendo di <I>giustificare</I> la morale mediante la natura, ma solo di <I>spiegare</I> l'esistenza della morale mediante la natura.<BR/><BR/><I>Giustificare</I> la morale con la natura (giusnaturalismo) è invece una cosa molto diversa. (E suggerisco che potrebbe essere una cosa priva di senso: per "giustificare" una cosa, non bisogna forse avere già in partenza un concetto di giusto e di sbagliato (una morale)? Ma allora, la morale stessa non può essere "giustificata", perché ciò richiederebbe di avere già un'altra morale, e così via all'infinito.)<BR/><BR/><I> Questo è, in definitiva, un grosso errore, perchè in natura non esiste alcuna morale. ...La natura non sa nulla di tutto ciò.</I><BR/><BR/>La natura non sa nulla di morale, perché non ha una mente, ma i cervelli che essa produce sì. E i cervelli sono parte della natura. Quindi in un certo senso è discutibile l'affermazione che "la natura non sa nulla di morale".<BR/><BR/>Il punto è che la natura, che non ha una mente, tuttavia _produce_ la mente. Questa frase sarebbe stata inconcepibile per chiunque avesse vissuto prima di Darwin. La questione è stata analizzata filosoficamente in modo molto interessante da Daniel Dennett. In pratica, prima di Darwin non si riusciva a concepire che una entità non intelligente potesse produrne una intelligente; per cui si giungeva alla conclusione che l'intelligenza dovessere essere un "principio primo" della natura, una proprietà fisica della materia. Ma la scoperta della selezione naturale ha demolito questa assunzione: la selezione naturale è un meccanismo quasi del tutto privo di intelligenza, il quale però è in grado di _produrre_ un'intelligenza maggiore. Per usare i termini di Dennett, la selezione naturale è un _algoritmo_ stupido che però è in grado di produrre algoritmi intelligenti. Questa conquista ha prodotto anche una demistificazione dell'intelligenza: si è compreso che l'intelligenza non è una proprietà fisica della materia, ma è _informazione_. Cioè, si è compreso che la materia che costituisce la mente non è diversa dalla materia normale. L'intelligenza risiede non nella materia, ma nella _struttura_ della materia, cioè dalla sua capacità di scambiare informazione e di realizzare una computazione. "Una mente si potrebbe fare anche con il formaggio svizzero", come disse qualcuno.<BR/><BR/><I> I giudizi di valore, di significato e di scopo sono una prerogativa umana.</I><BR/><BR/>Eh no. Gli scimpanzè ad esempio effettuano giudizi morali. Attenzione a non cadere nello specismo. Ti suggerisco di rileggere l'articolo di Harris e quello precedente di Pinker.<BR/><BR/><I> Non c'e' Dio, non c'e' evoluzione che ti obblighi ad essere buono.</I><BR/><BR/>Non solo: se tu fossi obbligato, non sarebbe neppure possibile per te essere morale.<BR/><BR/><I> Forse, come dice maurizio, c'e' un punto di partenza dato dall'empatia, ma per gli stessi motivi biologico-evoluzionisti ci sarà comunque sempre anche un tarlo che spinge ad approfittare dell'empatia degli altri, procurandosi profitto almeno nell'immediato.</I><BR/><BR/>Certo. Come la tendenza all'altruismo è prodotta dalla selezione, anche la cattiveria e l'egoismo lo sono. <BR/><BR/><I> Se cerchiamo le fondamenta del nostro agire fuori (Dio, la natura) di noi non ne usciamo</I><BR/><BR/>Ripeto, non credo neppure che abbia senso parlare di "fondamento" della morale. Cercavo solo di spiegarne l'esistenza.<BR/><BR/>CiaoMauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-38902416256568911062008-01-20T12:23:00.000+01:002008-01-20T12:23:00.000+01:00@ cugino & maurizio:Il punto delicato di questa vo...@ cugino & maurizio:<BR/>Il punto delicato di questa vostra discussione è pensare/pretendere di derivare o di giustificare dalla natura le proprie scelte morali su base naturale.<BR/>Questo è, in definitiva, un grosso errore, perchè in natura non esiste alcuna morale. <BR/><BR/>Cito Schroedinger: <<<BR/>"Rispettare la vita"?<BR/> La natura non ha alcun rispetto per la vita e si comporta con essa come se avesse da fare con ciò che vale di meno al mondo. Prodotta milioni di volte, la più gran parte di essa è tuttavia nuovamente distrutta o data in pasto come preda ad altre vite. Proprio questo è il metodo principale per produrre nuove forme di vita. “Non devi torturare. Non devi infliggere dolore.” La natura non sa nulla di tutto ciò. Le sue creature sono destinate al martirio reciproco, in una lotta continua. >><BR/><BR/>I giudizi di valore, di significato e di scopo sono una prerogativa umana. Non c'e' Dio, non c'e' evoluzione che ti obblighi ad essere buono. Forse, come dice maurizio, c'e' un punto di partenza dato dall'empatia, ma per gli stessi motivi biologico-evoluzionisti ci sarà comunque sempre anche un tarlo che spinge ad approfittare dell'empatia degli altri, procurandosi profitto almeno nell'immediato.<BR/>Se cerchiamo le fondamenta del nostro agire fuori (Dio, la natura) di noi non ne usciamo.<BR/><BR/>Dobbiamo capire che la responsabilità <A HREF="http://www.anticatechismo.it/cms/il-piccolo-ateo/pa-4/" REL="nofollow">è tutta nostra</A>!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-74815317532144494262008-01-19T21:53:00.000+01:002008-01-19T21:53:00.000+01:00cuigno:No, il fatto che le nostre leggi morali di ...cuigno:<BR/><BR/>No, il fatto che le nostre leggi morali di base siano prodotte dall'evoluzione non ci impedisce di essere morali. <BR/><BR/>Per essere morali verso le altre persone è necessario e sufficiente essere motivati da una empatia sincera verso di loro, non dall'interesse personale. Quindi, se tu fai del bene a qualcuno perché Dio lo vuole, allora non sei morale. Se invece fai del bene perché provi empatia sincera, sei morale. Il fatto che la tua empatia sincera sia stata prodotta dall'evoluzione non altera le cose: resta il fatto che la tua motivazione ad agire è quella giusta: l'emozione, non l'interesse. <BR/><BR/>Per usare le parole di Steven Pinker in <A HREF="http://lumerinnovato.blogspot.com/2008/01/la-nuova-scienza-morale-steven-pinker.html" REL="nofollow">questo </A>articolo:<BR/><BR/><I>I geni "egoisti" sono perfettamente compatibili con gli organismi altruisti, perché il metaforico scopo di un gene di replicare se stesso può essere raggiunto producendo cervelli altruisti, cervelli gentili coi parenti o che fanno del bene agli estranei. <B>Quando una madre resta sveglia di notte per confortare un figlio malato, i geni che la hanno dotata di quella tenerezza sono stati "egoisti" in senso metaforico, ma in nessun modo questo significa che _lei_ sia egoista.</B></I><BR/><BR/>Se sei interessato ad approfondire ti consiglio il libro <A HREF="http://libertalandia.blogspot.com/2007/02/dawkins-perch-esistono-le-persone.html" REL="nofollow">Il Gene Egoista</A>. CiaoMauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-1490563585923844362008-01-19T21:34:00.000+01:002008-01-19T21:34:00.000+01:00Ma se la morale è un prodotto dell'evoluzione non ...Ma se la morale è un prodotto dell'evoluzione non smette automaticamente di essere morale?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-6069378750833762442008-01-19T19:12:00.000+01:002008-01-19T19:12:00.000+01:00x cuigno:Benvenuto. [se] l'etica è un semplice pro...x cuigno:<BR/><BR/>Benvenuto.<BR/><BR/><I> [se] l'etica è un semplice prodotto dell'evoluzione, perché dovrebbe essere così fondamentale attenervisi?</I><BR/><BR/>Questo è in pratica l'argomento classico "Senza Dio non è possibile dare un fondamento alla nostra morale", noto anche come "Se dio non esiste, perché essere buoni?".<BR/><BR/><BR/>Questo argomenti ha molti problemi. Ne elenco brevemente tre.<BR/><BR/>1. Prima di tutto c'è un problema strettamente logico. Anche se fosse vero che "senza Dio non c'è alcun motivo di comportarsi moralmente", questo non implicherebbe in nessun modo che Dio <I>esiste</I>. Resterebbe infatti l'ovvia alternativa: Dio non esiste, e non c'è alcun motivo per comportarsi moralmente. Quindi l'argomentazione è in partenza un non-sequitur.<BR/><BR/>2. L'argomento "senza Dio non è possibile dare un fondamento alla propria morale" implicitamente assume che i religiosi derivino la propria morale da Dio. Non è così. In realtà nessuno (neanche Ratzinger) deriva la propria morale da Dio. Infatti, i religiosi <I>scelgono</I> di seguire alcuni precetti delle Scritture e di scartarne altri (come ad es. rifiutano di uccidere gli apostati, i bambini disobbedienti, ecc). <BR/><BR/>Altre volte, i religiosi decidono di interpretare alcuni precetti in modo simbolico. Ma, anche in questo caso, <B>il <I>criterio</I> che i religiosi seguono per decidere quali precetti interpretare in modo simbolico, e quali in modo letterale, non può evidenetemente provenire dalle Scritture stesse.</B> Deve quindi provenire da qualche altra parte (dalle proprie intuizioni morali). Ma allora questo criterio è disponibile anche agli atei.<BR/><BR/>Per riassumere: neppure i religiosi traggono la loro morale da Dio. La loro morale non è quindi più "assoluta", o "più fondata", di quella di un ateo. Sia l'ateo che il religioso si affidano <I>interamente</I> alle proprie intuizioni morali. (Con l'unica differenza che gli atei si appellano <I>direttamente</I> a queste intuizioni, e i religiosi le usano <I>indirettamente</I> per separare i precetti di Dio che ritengono buoni da quelli da scartare o interpretare simbolicamente.)<BR/><BR/>La fonte della moralità del religioso non può quindi essere Dio, ma sono le sue stesse intuizioni morali. Intuizioni morali che, inutile dirlo, sono state create dall'evoluzione (come anche i nostri cervelli). A questo proposito, vedi anche <A HREF="http://lumerinnovato.blogspot.com/2008/01/la-nuova-scienza-morale-steven-pinker.html" REL="nofollow">l'articolo di Pinker</A> (la parte che menziona Platone). Per l'evidenza che la nostra morale deriva dall'evoluzione, vedi <A HREF="http://libertalandia.blogspot.com/2007/01/dawkins-e-i-quiz-morali-da-dove-deriva.html" REL="nofollow">qui</A>, <A HREF="http://lumerinnovato.blogspot.com/2008/01/la-nuova-scienza-morale-steven-pinker.html" REL="nofollow">qui</A>, o compra il libro "Menti morali" di Marc Hauser.<BR/><BR/><BR/>3. Nota anche che una morale fondata su Dio non è concepibile neppure in linea di principio. E' una contraddizione di termini. Infatti, supponiamo che tu mi dica "se Dio non esiste, perché dovremmo comportarci moralmente?". Io potrei rispondere: "Veramente stai dicendo che l'unico motivo per cui tu non uccidi, non rubi, non picchi i più deboli, è che Dio lo vuole? Ma questa non è vera moralità, è soltanto lecchinaggio, è agire per timore della punizione." Manca cioè della caratteristica chiave della moralità.<BR/><BR/>Insomma, se una morale è fondata solo su Dio, automaticamente smette di essere morale. Una morale fondata solo su Dio è un'impossibilità logica. <BR/><BR/>Se invece la morale non è fondata solo su Dio, ma anche su qualche altra cosa, allora Dio è superfluo.<BR/><BR/>Quindi, a mio parere, è vero l'esatto contrario di quello che hai detto tu: l'etica non può esistere se è fondata su Dio.<BR/><BR/>___<BR/><BR/>Per una trattazione molto più dettagliata, e per conoscere i punti di vista di Harris e Dawkins, clicca <A HREF="http://libertalandia.blogspot.com/2006/12/lillusione-di-dio-6-perch-non-possiamo.html" REL="nofollow">qui</A> e <A HREF="http://libertalandia.blogspot.com/2006/12/lillusione-di-dio-7-perch-nessuno-ha.html" REL="nofollow">qui</A> (Dawkins), e <A HREF="http://libertalandia.blogspot.com/2007/06/il-mito-del-caos-morale-laico.html" REL="nofollow">qui</A> (Harris).<BR/><BR/>CiaoMauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-39295524241674158822008-01-19T16:22:00.000+01:002008-01-19T16:22:00.000+01:00Il discorso di Harris è sostanzialmente una denunc...Il discorso di Harris è sostanzialmente una denuncia basata su presupposti etici, ma Harris sostiene anche che l'etica è un semplice prodotto dell'evoluzione, perché dovrebbe essere così fondamentale attenervisi?<BR/>Io continuo a rilevare una enorme contraddizione di fondo.<BR/>Parafrasando papa Ratzinger, sono sempre più convinto che "l'etica deve avere un indirizzo metafisico, altrimenti non esiste".Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-90430517242409390502008-01-18T23:26:00.000+01:002008-01-18T23:26:00.000+01:00@-->MaurizioEccellente. Chiarissimo e immediato. U...@-->Maurizio<BR/>Eccellente. Chiarissimo e immediato. Un manifesto per tutti noi. Ci faccio subito un link. Ciao :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-80574707986897634662008-01-18T20:20:00.000+01:002008-01-18T20:20:00.000+01:00grazie maurizio per l'ottima traduzione e grazie a...grazie maurizio per l'ottima traduzione e grazie a Glorian per i sottotitoli (avvisateci quando saranno pronti. <BR/>Io ho contattato la Nuovi Mondi Media edizioni e mi hanno "garantito" che a febbraio uscirà "Lettera a una nazione cristiana" in italiano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-89121433033351696362008-01-18T10:16:00.000+01:002008-01-18T10:16:00.000+01:00Prima di tutto: grazie e ancora grazie di questa t...Prima di tutto: grazie e ancora grazie di questa traduzione.<BR/>Per quanto sta in me, cercherò di diffondere queste idee, queste "verità", queste constatazioni di una semplicità ed efficacia inaudita.<BR/><BR/>Mi ritrovo in pieno in ciò che Harris sostiene. E mi (ti e vi) chiedo: <BR/><BR/>1)dacché ateo "non è parola di cui abbiamo bisogno", come chiamarci allora? Come fanno Dawkins e Dennett: "Bright"? "Illuminati" (per richiamare anche il titolo del tuo blog)?<BR/><BR/>2) Siamo in 6,5 miliardi su questo pianeta. La maggioranza delle persone è religiosa (o appartiene a una religione). Siamo destinati ad aumentare: che cosa realmente, concretamente fare per scongiurare gli spaventosi scenari che lo stesso Harris, in fondo al suo intervento, illustra?<BR/><BR/>3) Delle tre grandi religioni monoteiste ritengo, come Harris, quella musulmana come la più pericolosa (anche se i fondamentalisti americani non scherzano). Cosa suggerisci (suggerite) per far entrare una graduale secolarizzazione (non forzata alla Bush, per intenderci) nel mondo islamico che consenta alla maggioranza di loro di prendere alla lettera il Corano così quanto vien presa alla lettera la Bibbia in Italia?Luca Massarohttps://www.blogger.com/profile/09800503845973002121noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-15761010824934017202008-01-18T10:04:00.000+01:002008-01-18T10:04:00.000+01:00Grazie della precisazione. Se ne hai altre non esi...Grazie della precisazione. Se ne hai altre non esitare, sono utili.<BR/><BR/>A proposito, Glorian sta usando il testo per fare i sottotitoli del filmato.Mauriziohttps://www.blogger.com/profile/00234058781177355541noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7253394167871754463.post-91238680898795597422008-01-18T10:02:00.000+01:002008-01-18T10:02:00.000+01:00Ottimo articolo!Mi permetto solo di segnalarti che...Ottimo articolo!<BR/>Mi permetto solo di segnalarti che non si dice "Efesiani" ma "Efesini"... sai mai che un cattolico in mancanza di argomenti venga ad attaccarti per questo! ;-)Lopohttps://www.blogger.com/profile/08626167384746790650noreply@blogger.com