mercoledì 3 aprile 2013

Perché Bitcoin può diventare moneta (e soddisfa il teorema di regressione di Mises)

(Questo post presuppone che sappiate cos'è Bitcoin.)

Leggo spesso che Bitcoin viola il teorema di regressione di Mises (vedi oltre), e quindi non potrebbe mai diventare moneta1. Questo, a mio avviso, è falso, ed in questo post cercherò di mostrare il perché.


Cosa afferma il teorema di Mises


Il teorema di Mises si può enunciare brevemente così:

1) prendiamo un bene B che abbia valore di scambio2. Allora, deve necessariamente essere esistito un tempo in cui B non aveva valore di scambio ma solo valore di uso diretto3
(Cosa significa? Facciamo un esempio rapido. Consideriamo l'oro. L'oro oggi per noi ha valore principalmente di scambio. Cioè, ha valore principalmente in quanto sappiamo che gli altri lo accetteranno in cambio di euro. E l'oro ha anche un valore di uso diretto (ad esempio, serve a fare denti d'oro; o ornamenti, o circuiti di precisione). Ebbene, il teorema di Mises afferma che è sicuramente esistito un tempo in cui l'oro aveva soltanto un valore di uso diretto, e non un valore di scambio.)

2) Consideriamo ora un bene B che sia anche moneta1. Essendo moneta, B ha certamente valore di scambio. Allora, per quanto detto sopra, deve essere esistito un tempo in cui B aveva soltanto valore di uso diretto.

La dimostrazione del teorema di Mises non rientra negli scopi di questo post; prendiamolo per buono. :)


Ora, ecco cosa sostengono molti oppositori di Bitcoin:

Cosa dicono gli oppositori di Bitcoin

3) una bitcoin non ha alcun valore di uso diretto;

4) quindi, per il teorema di Mises, è impossibile che bitcoin in futuro acquisisca valore di scambio;

5) quindi è impossibile che bitcoin diventi moneta1.



Questo ragionamento è sbagliato in quanto è falsa la premessa (3).


Dimostriamo quindi che la (3) è falsa. Facciamo cioè vedere che deve essere esistito qualcuno per cui bitcoin aveva un valore di uso diretto.



Dimostrazione.


Prendiamo la prima persona che ha accettato bitcoin in pagamento per i suoi beni o servizi. Questa persona è esistita sicuramente.

Il fatto che costui ha accettato bitcoin in cambio dei suoi servizi equivale a dire che quelle bitcoin avevano valore per lui. (Questo è vero per definizione di "valore".)

Ora chiediamoci: per costui, quelle bitcoin avevano valore di scambio o valore di uso diretto? Potevano mai avere per lui valore di scambio? Cioè, è possibile che costui abbia accettato quei bitcoin in quanto sapeva di poterli scambiare di nuovo in futuro con beni e servizi a un dato prezzo?

Risposta: no, perché non c'era un mercato per i bitcoin in quel momento.  (in quanto, per ipotesi, lui è stato il primo ad accettare bitcoin in pagamento). Senza un mercato, non era definito un valore di mercato del bitcoin in termini di altri beni. E quindi non era possibile per lui scambiare quei bitcoin con altri beni a prezzi noti. Il che equivale a dire che quei bitcoin non avevano per lui un valore di scambio.

Ne segue che quei bitcoin avevano per lui valore di uso diretto. Cioè, il loro possesso soddisfaceva direttamente qualche suo obiettivo (diverso dal poterli scambiare di nuovo).


Quindi la (3) è falsa. E' esistito qualcuno per cui quei bitcoin avevano valore di uso diretto. Fine della dimostrazione.

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In conclusione, bitcoin non viola i prerequisiti del teorema di Mises.

Il che non vuole dire che Bitcoin diventerà sicuramente un moneta. Ma, se non lo diventerà, non sarà per via del teorema di Mises.

Note


1Si dice "moneta" un bene B tale che gli altri beni e servizi sono generalmente prezzati in termini di B.

2"Un bene B ha valore di scambio per X" significa che "esiste un mercato per scambiare B con altri beni, a prezzi determinati e noti; e che B ha valore per X in quanto X sa di poter scambiare B con altri beni a quel prezzo".

3"Un bene B ha valore di uso diretto per X" significa che "B ha valore per X in quanto B soddisfa direttamente qualche obiettivo di X (diverso dall'usare B per scambiarlo in un dato mercato a un prezzo noto)".

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