giovedì 24 gennaio 2008

Impedire uno scambio volontario

Traduco pezzi di questo articolo dell'economista e filosofo libertario Murray Rothbard.

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La differenza tra il capitalismo di libero mercato e il capitalismo di Stato è la stessa differenza che c'è tra uno scambio pacifico e volontario e l'espropriazione violenta. Un esempio di libero scambio è il mio acquisto di un giornale in un'edicola al prezzo di un euro: si tratta di uno scambio pacifico e volontario che dà beneficio a entrambe le parti. Io compero il giornale perché per me il giornale vale di più della moneta che do in cambio; e il giornalaio mi vende il giornale perché per lui quella moneta vale di più del giornale. Entrambe le parti dello scambio ottengono un beneficio. E ciò che in realtà stiamo facendo è scambiarci dei titoli di proprietà: io cedo la proprietà della moneta in cambio del giornale, e il giornalaio cede il titolo opposto. Questo semplice scambio è un esempio di atto unitario di libero mercato: è il modo stesso in cui funziona il mercato.

In contrasto con questo atto pacifico, c'è il metodo dell'espropriazione violenta. L'espropriazione violenta avviene quando io vado al giornalaio e mi impossesso dei suoi giornali o dei suoi soldi minacciandolo con una pistola. In questo caso, naturalmente, non c'è un beneficio mutuo: io guadagno alle spese della mia vittima. Eppure la differenza tra queste due transazioni (tra lo scambio mutuo e volontario e la resa di fronte alla pistola) è esattamente la differenza tra il capitalismo di libero mercato e il capitalismo di Stato. In entrambi i casi noi otteniamo qualcosa (che siano soldi o giornali) ma la otteniamo in due modi completamente diversi, con attributi morali e conseguenze sociali completamente diversi.

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Il libero mercato è in realtà una vasta rete di questi piccoli scambi unitari e volontari, come scambiare un soldo per un giornale. In ciascuno di questi passi ci sono due persone, o due gruppi di persone, che si scambiano due beni; in genere vengono scambiati oggetti con soldi. In ognuno di questi passi, ciascuna delle due parti ottiene un beneficio, altrimenti non accetterebbero lo scambio. Se si accorgono di aver fatto un errore nel pensare che lo scambio li avrebbe beneficiati, si fermano molto presto, e decidono di non ripetere lo scambio.

[Ovviamente non è necessario che gli oggetti scambiati siano oggetti fisici. Una persona può scambiare il proprio lavoro in cambio di soldi. L'altra parte accetterà lo scambio nel caso che quel servizio abbia per lui un valore maggiore dei soldi richiesti. NdM]

Un altro esempio di libero mercato è l'abitudine dei bambini di scambiarsi le figurine dei giocatori di baseball. ... i prezzi delle varie figurine, e gli scambi che avvenivano, erano basati sull'importanza relativa che i bambini attribuivano a ciascun giocatore. ... Un noto cliché dice che la sinistra sarebbe a favore di ogni azione volontaria da parte di "due adulti consenzienti". Eppure è curioso che, sebbene le persone di sinistra siano a favore di ogni rapporto sessuale tra due adulti consenzienti, tuttavia quando questi adulti consenzienti desiderano intraprendere uno scambio o un rapporto commerciale, la sinistra si intrometta per ostacolare, limitare, amputare, o proibire del tutto quello scambio. Eppure sia l'attività sessuale consensuale sia lo scambio volontario sono espressioni simili della libertà in azione. Un libertario coerente dovrebbe essere a favore di entrambe le attività. Ma il governo, specialmente il governo di sinistra, si intromette abitualmente per regolare e limitare questo scambio. [Basti pensare alle leggi sul salario minimo, che impediscono ai meno capaci di lavorare; o ai contratti di lavoro fissati dal governo; o al fatto che esista una cosa chiamata "lavoro dipendente"; o al fatto che è vietato vendere droga o armi, NdM.]

E' come se io decidessi di scambiare due figurine di Del Piero per una di Totti, e il governo, o qualcun altro, si intromettesse dicendo: "No, non lo puoi fare; è male; è contro l'interesse della società. Quindi rendiamo illegale lo scambio in questione. Qualunque scambio tra queste due figurine deve essere di una contro una, o di tre contro due." -- o qualunque altro termine il governo, nella sua onniscienza e saggezza, decida arbitrariamente di imporre. Con che diritto fanno questo? Secondo i libertari, senza alcun diritto.

In generale, l'intervento dello Stato si può classificare in due modi: o lo Stato proibisce totalmente o parzialmente uno scambio tra due persone (tra due adulti consenzienti, scambio che dà beneficio a entrambi), oppure costringe una persona a fare uno "scambio" con lo Stato, in cui la persona consegna qualcosa allo Stato sotto la minaccia di coercizione. Il primo caso comprende la proibizione totale di uno scambio, la regolazione dei termini dello scambio (il prezzo), o un divieto rivolto a persone specifiche di partecipare a uno scambio. Come esempio basti pensare che, nella maggior parte degli Stati, per essere fotografo, bisogna avere la licenza (cioè bisogna aver dimostrato di avere una "buona moralità" e pagare una certa quantità di soldi all'apparato dello Stato). Questo per guadagnare il diritto di scattare una foto a qualcuno! Il secondo tipo di intervento è lo "scambio" forzoso tra noi e lo Stato, uno "scambio" che dà beneficio solo allo Stato e non a noi. Naturalmente, le tasse sono un esempio ovvio ed evidente di ciò. A differenza dello scambio volontario, la tassazione consiste nell'impadronirsi forzatamente della proprietà di qualcuno senza il suo consenso.

È vero che molte persone sembrano credere che la tassazione non sia imposta senza il nostro consenso. Come disse una volta il grande economista Joseph Schumpeter, essi considerano le tasse come l'analogo della quota di iscrizione a un club, dove ogni membro paga volontariamente la sua parte delle spese del club. Se lo pensate anche voi, provate a non pagare le tasse e state a vedere cosa succede. Nessun "club" che io conosca ha il potere di venire in casa vostra e requisire i vostri averi, o mettervi in galera se non pagate il dovuto. A mio parere, quindi, le tasse sono sfruttamento -- sono un gioco a "somma zero". Se mai esiste al mondo un gioco a somma zero, è la tassazione. Lo Stato sottrae i soldi ad un gruppo di persone, li dà a un altro gruppo di persone, e nel frattempo naturalmente ne trattiene una gran parte per le sue "spese di gestione". La tassazione, quindi, è un furto puro e semplice.

Anzi, per la verità, sfido chiunque di voi a produrre una definizione di tassazione che non si applichi anche al furto. Come notò una volta il grande scrittore libertario H. L. Mencken, tra le persone comuni, anche non libertari, derubare lo Stato non è mai considerato moralmente equivalente a derubare un'altra persona. Derubare un'altra persona viene generalmente considerato deplorevole; ma se è lo Stato che viene derubato, tutto ciò che succede è che "alcuni ladri e saccheggiatori hanno meno soldi di prima".

Il grande sociologo tedesco Franz Oppenheimer, che scrisse un meraviglioso libello chiamato "Lo Stato", ha esposto brillantemente il caso. Essenzialmente, disse, ci sono solo due modi per una persona di acquisire ricchezza. Il primo è produrre un bene o un servizio e scambiarlo volontariamente con il prodotto di qualcun altro. Questo è il metodo dello scambio, il metodo del mercato libero; è un metodo creativo ed aumenta la produzione; non è un gioco a somma zero, perché la produzione si espande, ed entrambe le parti coinvolte ne traggono beneficio. Oppenheimer chiama questo metodo "il metodo economico" per l'acquisizione di ricchezza. Il secondo metodo è impadronirsi della proprietà di un'altra persona senza il suo consenso, cioè mediante la ruberia, lo sfruttamento, il saccheggio. Quando ti impadronisci della proprietà di qualcuno senza il suo consenso, allora stai ottenendo un beneficio a sue spese, alle spese del produttore; questo è quindi un gioco a somma zero -- e non è un gioco molto divertente per la vittima. Invece di espandere la produzione, questo metodo naturalmente la riduce. Così, oltre ad essere immorale, il metodo della ruberia diminuisce la produzione perché è parassitico sugli sforzi del produttore. Con grande astuzia, Oppenheimer chiama questo secondo metodo "il metodo politico".

10 commenti:

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  2. Gli esempi proposti dall'articolo sono calzanti e convincenti. Tuttavia mi chiedo: attualmente, non esiste Stato sul pianeta (chi più, chi meno, beninteso) che non si avvalga della tassazione dei cittadini. Bene, com'è possibile, secondo te, passare "gradualmente" a una condizione di autentico stato libertario, ove viga il solo scambio volontario, senza che di per sé lo Stato imploda?

    P.S.
    ti rinnovo i ringraziamenti, caro Maurizio, perché qui si offre la possibilità di pensare liberamente, di esercitare delle considerazioni inattuali, che svicolano dalla mera, trita, attualità.

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  3. Però non vedo contemplato da nessuna parte il fatto che quello che viene scambiato, la moneta, deve il suo valore e quindi la sua presenza negli scambi al fatto che viene emessa da o per conto dello Stato.
    Quindi gli scambi citati non sono tra due persone, ma c'è dentro anche lo Stato.

    Questo per dire che, a mio parere, il pezzo citato semplifica un po' troppo le cose, passando da principi sacrosanti a considerazioni fattuali ignorando tutto quello che c'è d'intorno.

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  4. la moneta, deve il suo valore e quindi la sua presenza negli scambi al fatto che viene emessa da o per conto dello Stato.


    Secondo Rothbard, uno dei crimini più gravi dello Stato è proprio questo: appropriarsi con la violenza del monopolio della moneta, la quale è nata per selezione naturale (cioè con il libero mercato), ed esisterebbe anche in assenza dello Stato.

    E' come se io ti costringessi con la forza a scambiare solo noccioline, impedissi a tutti di coltivare le noccioline, e poi ti dicessi "visto che le noccioline le fornisco io, ho dei diritti sui tuoi scambi... lo scambio non è tra te e tizio, ma tra me, te e tizio". Il danno e la beffa insomma.

    Vedi come ci hanno lavato il cervello? :)

    Una lettura che consiglio è questa: lo Stato Falsario (What has Government Done to Our Money). Link in italiano: PDF e HTML.

    Una lettura che cambia la vita, come Il Gene Egoista.

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    E' come se io decidessi di scambiare due figurine di Del Piero per una di Totti, e il governo, o qualcun altro, si intromettesse dicendo: "No, non lo puoi fare; è male; è contro l'interesse della società. Quindi rendiamo illegale lo scambio in questione.
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    E se qualcuno scambiasse la figurina di Totti + Del Piero + Kakà per quella di Pancev? Mi verrebbe il dubbio sulla libertà e volontarietà di questo scambio. Immagina la situazione reale: 12 ore di lavoro in miniera pagate 1 euro all'ora a persone extracomunitarie, clandestine e povere. E' uno scambio alla pari?
    Ok alla libertà di scambio, ma bisogna non creare nuovi idoli.

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  6. L'articolo postato potrà forse suscitare interesse tra i tanti giovani un po' naive col culto di Ron Paul ma ad un lettore europeo appare piuttosto ridicolo.
    Le argomentazioni sono estremamente parziali e semplicistiche. Si dice che la sinistra, in genere, difende la libertà personale ma vieta quella del libero scambio. Il guaio è che l'autore evita accuratamente di differenziare tra uno scambio alla pari tra due individui e uno scambio tra un individuo e una corporazione.
    Le famose Inc. (quelle che in Italia sono le società di capitali: srl e Spa) vengono dall'autore equiparate totalmente ad un individuo.
    Questo principio, in realtà piuttosto criticabile, è ormai dato per scontato in america e in gran parte del mondo.
    In realtà è stato il frutto di un'aspra lotta legale effettuata dalle prime grosse società di capitali.
    La cosa bella di questa 'equiparazione' società=individuo è che si tratta di una uguaglianza parziale: la società ha tutti i diritti dell'individuo ma quasi nessun dovere. La società non paga MAI per reati penali con una pena simile a quella prevista per gli individui.
    Infatti il reato penale è sempre personale, può essere condannato al carcere l'amministratore ma mai la società stessa. Non esiste una condanna del tipo "sospensione totale delle attitività di quella società per 5 anni".
    Esistono quindi delle evidenti differenze tra una società di capitali e un individuo.
    I movimenti politici di sinistra promuovono la massima libertà nei rapporti interpersonali, in quei rapporti dove c'è un equilibrio di forze. Promuovono un deciso controllo statale (tramite leggi e regolamenti) in tutti i rapporti impari, quelli che avvengono cioè tra individui e corporazioni.
    Tra l'altro l'esempio delle licenze per fare il fotografo in Italia suona molto strano: come mai l'abolizione di licenze per moltissime attività (e la tentata abolizione/liberalizzazione delle licenze dei tassisti e farmacie) è stata fatta dalla sinistra con una fortissima opposizione non solo della destra sociale ma anche della falsamente liberista Forza Italia?
    In questo caso non si può certo dire che la sinistra abbia agito in modo incoerente! Ma della destra italiana che possiamo dire? Che è guidata da un monopolista che vuole il liberismo solo quando gli conviene?

    L'argomento riguardo le tasse sembra scritto da un adolescente di scarsa cultura. Gli stati nascono da un esplicito 'contratto' firmato dai cittadini: la costituzione.
    Il compito degli stati è quello di garantire la sicurezza (con l'esercito e la polizia), l'istruzione, la sanità e tutta una serie di servizi.
    E' plausibile ipotizzare un mondo in cui tutti questi servizi (essenziali!) siano svolti da aziende private.
    In quel caso invece di pagare le tasse staremmo tutti a pagare queste società per proteggerci dall'invasione di qualche stato estero, proteggerci dai criminali, etc..
    La maggioranza dei cittadini ha scelto di delegare lo stato per molti di questi compiti. Si può dire che è più o meno efficente a svolgerli ma non che le tasse non siano dovute.
    Mi stupisco anche di doverle scrivere certe cose...

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  7. "E' come se io ti costringessi con la forza a scambiare solo noccioline"

    non mi risulta che il generico baratto sia proibito per legge. voglio dire: a parte l'enorme inefficienza e l'alto rischio individuale, chi mi proibisce di vivere firmando solo cambiali (o pezzi d'argento, o altro...) invece di usare dollari o euro? c'e qualcosa che mi sfugge?

    poi c'e un altro punto da discutere: la liberta dei cittadini non e' costituita anche dalla loro comprensione dell'economia? un genitore potrebbe insegnare al figlio ad approfittarsi con vari mezzi (legali certo) dell'ingnoranza di altri figli i cui genitori non sono stati altrettanto lungimiranti. lo stato dovrebbe fregarsene? esiste un meccanismo che automaticamente garantisca a tutti liberta INFORMATA di scelta?

    la scuola pubblica sembra non eccellere in questo compito, ma se qualche forma di istruzione pubblica non fosse stata messa in pratica inn passato non e' forse vero che una gran percentuale della popolazione oggi non saprebbe neanche leggere? siamo sicuri che il livello medio di istruzione (che non e' mai troppo per la convivenza pacifica...) oggi sarebbe quello che e' senza l'influenza che ha avuto la scuola pubblica?

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  8. L'articolo è carino: mi pare di conoscere l'autore, ha la mia stessa faccia su splinder! :-)

    C'è qualcosa da puntualizzare nei commenti.

    LOPO

    "Però non vedo contemplato da nessuna parte il fatto che quello che viene scambiato, la moneta, deve il suo valore e quindi la sua presenza negli scambi al fatto che viene emessa da o per conto dello Stato."

    La moneta è diventata parte integrante della politica solo nel XX secolo, con il totalitarismo politico che ha caratterizzato quegli anni. Precedentemente la moneta era oro: non era emessa dallo stato, ma dai minatori. Il valore della moneta non dipende nè dai minatori nè dallo stato: dipende dall'incontro della domanda e dell'offerta: la moneta è domandata per gli scambi, e offerta da minatori banche o stato. Senza stato la moneta è sempre esistita, ed era decisamente più affidabile. Tutto ciò che sappiamo storicamente dell'intervento statale nella moneta sono: svalutazioni, truffe (signoraggio), salvataggi di banche fallite, legislazione per monopolizzare il conio o l'emissione di moneta (corso forzoso)... cioè tutti modi di rubare soldi alla gente e controllare la società.

    UTOPIA

    "E se qualcuno scambiasse la figurina di Totti + Del Piero + Kakà per quella di Pancev?"

    Nessuno sarebbe così cretino da farlo. Tranne ovviamente con una pistola alla tempia, ma quello non è libero mercato, è fisco. A parte le esagerazioni, gli errori esistono, anche se è difficile che siano sistematici e ripetitivi: la vera spiegazione è che se una persona guadagna poco è perchè non ha la figurina di Totti, altrimenti guadagnerebbe tanto.

    KENNY

    "non mi risulta che il generico baratto sia proibito per legge"

    Nessun privato può emettere moneta nella società attuale. Considera il corso forzoso: usare la carta di stato è obbligatorio.

    "esiste un meccanismo che automaticamente garantisca a tutti liberta INFORMATA di scelta?"

    Conosci un meccanismo di questo tipo? Io no. Di certo non lo stato.

    "forma di istruzione pubblica non fosse stata messa in pratica inn passato non e' forse vero che una gran percentuale della popolazione oggi non saprebbe neanche leggere?"

    Questione essenzialmente di reddito: a 100$ al mese non vale la pena imparare a scrivere, poi comincia a diventare importante. Nel Massachussets dell'Ottocento l'analfabetismo era bassissimo prima della scuola pubblica. E non c'è miglior esercizio della contabilità per imparare a far di conto. :-)

    LF
    2909.splinder.com

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  9. ALESSANDRO

    Se le corporation non ci fossero la stragrande maggioranza degli individui non potrebbe diventare proprietario di aziende, visto che l'unico modo alternativo di diventare proprietario di un'azienda sarebbe comprarsela (cosa che il 95% delle persone non ha i soldi per fare, immagino). Tutte le strutture economiche troppo grandi per il singolo individuo non potrebbero esistere, e l'economia sarebbe più povera ed inefficiente.

    La responsabilità penale delle corporation è logicamente assurda: come si fa a retribuire (nel senso di punire penalmente) un qualcosa che non è un individuo? Se una corporation fa un reato, pagano gli amministratori. Non è che se una corporation uccide qualcuno non è reato. Non si tratta di un arbitrio legale se la corporation non può essere messa in galera. Non è un individuo, non può essere punito penalmente. Se la chiudi a pagare saranno gli azionisti, i fornitori, i clienti e i lavoratori: se punisci l'amministratore penalmente invece sarà il responsabile. Mi sembra che giuridicamente abbia più senso.

    Per quanto riguarda la libertà, definire la libertà come il diritto di fare qualcosa sotto la spada di Damocle del potere che può dire "questo scambio non è equo" non è libertà: è paternalismo demagogico, cioè fa molto Sinistra. Non che la Destra sia meglio (Forza Italia è un partito di Sinistra, e la Destra Sociale andrebbe definita Socialista). Io conosco un solo rapporto sistematicamente asimmetrico: quello tra cittadino e stato. Dire che lo stato deve simmetrizzare i rapporti è come usare l'HIV per curare il raffreddore. Logicamente non tiene.

    E piantiamola con la menzogna che la sinistra è a favore delle libertà personali: ma quando mai? La Turco non ha tolto la legge Fini; la prostituzione è criticata da molte femministe di Sinistra, anche quando volontaria (ovviamente quella forzata è reato, ma quasi non esisterebbe quasi se non ci fossero i perbenisti moralisti femministi progressivo-conservatori dei miei stivali :-D)

    "L'argomento riguardo le tasse sembra scritto da un adolescente di scarsa cultura. Gli stati nascono da un esplicito 'contratto' firmato dai cittadini: la costituzione."

    Credi anche a Babbo Natale o solo alle stupidaggini sul contratto sociale? Quando mai? Chi lo ha mai firmato? Possibile che confondi le favolette con la realtà?

    Nel tuo lungo commento non ci sono argomentazioni reali contro le corporation, e per un commento che inizia con un elogio dei "sofisticati e adulti europei" è un po' strano. :-)

    LF
    2909.splinder.com

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  10. l'autore evita accuratamente di differenziare tra uno scambio alla pari tra due individui e uno scambio tra un individuo e una corporazione. ...

    Non cambia niente. Se accetti di lavorare per una corporazione, significa che lo ritieni vantaggioso, altrimenti non lo faresti. Il fatto che la corporazione abbia meno responsabilità legali di te non altera questa cosa. E' sempre uno scambio volontario. Era il punto stesso del post, punto che evidentemente ti è sfuggito.

    I movimenti politici di sinistra promuovono ... un deciso controllo statale ... in tutti i rapporti impari

    L'idea stessa di "rapporto impari" è priva di senso. La corporazione non ha il potere di obbligarti a lavorare per lei. Questa sarebbe schiavitù, e non c'è nessuno che possa farlo legalmente (nessuno tranne ovviamente lo stato, mediante le tasse.)

    Se non ti piace il fatto che una corporazione abbia meno responsabilità legali, sei libero di andare a lavorare per un privato. Ad esempio, fai il manovale per un idraulico. L'idraulico ha le tue stesse responsabilità legali. Se invece preferisci lavorare per la corporazione, perché la paga è più alta, significa che per te la paga più alta valeva il maggiore rischio (nel qual caso evidentemente non puoi lamentarti).

    Mi meraviglio che persone apparentemente intelligenti possano trovare sensata quest'idea del "diverso potere contrattuale". Mah.

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