lunedì 23 febbraio 2009

Stupri quotidiani

In questo periodo si sta diffondendo tra la gente indignazione per la grande quantità di stupri ("Uno stupro al giorno" è una frase che si sente pronunciare spesso).

A me questo sembra un caso classico di "tragedy of the commons" su grande scala. (In italiano "tragedia delle cose in comune". E' interessante che non ci sia una voce su Wikipedia italiano.).

Le strade non sono di proprietà di nessuno. Quindi nessuno guadagna soldi se sono sicure, e nessuno perde soldi se sono pericolose. Quindi non c'è incentivo a mantenerle sicure. La teoria economica predice che i luoghi pubblici non saranno sicuri, che è proprio ciò che osserviamo.

A tale proposito cito l'economista Walter Block:

Lascia che ti chieda una cosa. Se io e te dobbiamo incontrarci stanotte, alle tre di notte, dove preferiresti che ci incontrassimo? A Central Park (New York), o a Disneyland? Tu risponderai: ovviamente non a Central Park. (E neppure ad Audubon Park a New Orleans.) Perché a Central Park il tasso di omicidi e il tasso di stupri è molto alto. Invece, a Disneyland, se hai un aspetto pericoloso, vieni subito circondato da un gruppo di paperi e topi, tutti eleganti ed in costume, che ti dicono “signore, per favore, venga da questa parte”.

Il punto è che, qui e oggi, quando uno stupratore o un assassino entra a Disneyland, perde di brutto. A Disneyland ci sono le telecamere, c'è la polizia (travestita da paperi) e quant’altro. Ciò che so è che è un luogo molto, molto sicuro. Ora vi domando: quando avviene uno stupro a Central park, chi perde soldi? Chi perde clienti? Forse il sindaco perde soldi? Forse il commissario del parco perde soldi? No. Ecco perché è molto pericoloso.

Insomma, l’idea è che, proprio come il mercato può darti un succo di frutta migliore, o una mela migliore, può darti un miglior servizio di protezione. Anche nel mercato dei servizi di protezione c’è il meccanismo dei profitti e delle perdite, e c'è la concorrenza. Non c’è quindi differenza con gli altri mercati.

(pezzo di un discorso reperibile sul sito Mises.Org)

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Nota: in questo periodo sono molto impegnato in un progetto commerciale, e non mi resta tempo per bloggare. Ho fatto uno strappo per scrivere questo post, ma tendenzialmente prevedo di scrivere pochissimo (diciamo un post ogni 3 mesi). Vi ringrazio moltissimo per le manifestazioni di apprezzamento per il blog che ogni tanto mi arrivano per email, alcune delle quali mi hanno davvero sorpreso e commosso. Grazie.