martedì 13 novembre 2007

I prezzi massimi fissati per legge producono scarsità

In questo post parlo dei prezzi massimi fissati per legge e comincio un discorso sulla logica del profitto che continuerà nel prossimo post.

Alcune persone credono che limitare per legge il prezzo massimo dei prodotti possa aumentare la qualità della vita dei poveri, perché, con prezzi minori, essi potranno permettersi di acquistare più beni. E' vero questo?

Per rispondere, dobbiamo prima avere chiara una legge fondamentale della produzione: in genere, più produci, maggiore è il costo di produrre ancora di più. Ad esempio, per aumentare la produzione, dovrai farti arrivare materie prime da regioni sempre più lontane o meno accessibili; dovrai assumere personale sempre meno capace, oppure aumentare i salari per sottrarre personale più capace ad altri settori; dovrai acquistare terre sottraendole ad altri settori sempre redditizi; queste terre saranno quindi sempre più costose. E così via.

In altre parole, man mano che aumenti la produzione, i costi aumentano più rapidamente dei guadagni. ( Ad esempio, se produrre 10 chili di prodotto ti costa 5 lire, produrre 20 chili non ti costa 10 lire, ma un po' di più. Diciamo 12 lire. )

( Inoltre il tuo profitto è dato dalla differenza tra le tue entrate e le tue spese. Nell'esempio precedente, se non aumenti la produzione il tuo profitto è 5 lire (cioè 10 lire - 5 lire), mentre se la aumenti il profitto è 8 lire (cioè 20 lire -12 lire). Quindi in questo caso ti conviene aumentare la produzione. )

Visto che i costi aumentano più rapidamente dei guadagni, prima o poi arriverà un momento in cui, aumentando la produzione, il tuo profitto diminuirà anziché aumentare. ( Ad esempio, ti accorgi che produrre 22 chili costa 15 lire. Il profitto è quindi 7 lire (cioè 22 lire -15 lire). Ma allora per te sarebbe stato meglio produrre 20 chili, perché in tal caso avresti guadagnato 8 lire (cioè 20 lire -12 lire). )

A quel punto, smetterai di aumentare la produzione. Sei giunto a uno "stato di equilibrio", ad una "soglia" che non puoi oltrepassare perché il guadagno non giustifica il costo maggiore. Ti rendi conto che, se solo il margine di guadagno fosse maggiore, potresti aumentare la produzione. Ma con il margine di guadagno attuale, non puoi.

Supponiamo ora che, per qualche improvviso mutamento sociale, la domanda per il tuo prodotto aumenti. Le persone hanno bisogno del tuo prodotto più di prima. Te ne accorgi perché le scorte finiscono prima e non riesci a soddisfare tutta la domanda. In questo caso, alzerai i prezzi (cosa che prima non potevi fare, perché avresti venduto meno, e complessivamente avresti avuto un profitto minore). Questo aumento dei prezzi ti darà un margine di guadagno maggiore di prima. Il prodotto ora rende più di prima. Ma questo vuol dire che la "soglia" di cui sopra si è spostata in avanti. Cioè, visto che ora ogni pezzo venduto rende di più, e i costi di produzione sono invariati, ora conviene fare ciò che prima non conveniva: ora puoi permetterti di pagare quelle cose (terra, materie prime, personale) che prima non potevi. Tutto grazie al prezzo più alto.

Quindi aumenterai la produzione. A un certo punto, a forza di aumentare, tornerai di nuovo a uno stato di equilibrio, in cui un aumento ulteriore di produzione farebbe peggiorare il profitto. Siamo in un nuovo stato di equilibrio, ma stavolta la produzione è aumentata. La soglia si è spostata.

Ricapitoliamo. C'è stata una catena di cause: aumenta la domanda da parte dei consumatori -> puoi aumentare il prezzo del prodotto -> hai maggiore margine di guadagno -> puoi acquistare le nuove risorse -> puoi aumentare la produzione.

___


Supponiamo ora che lo Stato interferisca con questo meccanismo, fissando per legge un prezzo massimo al prodotto. Il risultato sarebbe lo stesso? Naturalmente no. La catena in alto si interromperebbe al primo passo. Infatti il produttore, accortosi della maggiore domanda, non potrebbe alzare il prezzo, perché la legge glielo vieta. Quindi non avrebbe il maggiore margine, e quindi non potrebbe acquistare il necessario per aumentare la produzione. La produzione non aumenterebbe, e la domanda resterebbe per sempre insoddisfatta.

Supponiamo che questo si verifichi. Lo Stato fissa il prezzo massimo e la domanda dei cittadini resta insoddisfatta. A questo punto nasce tra le persone un risentimento verso l'egoismo dei produttori. Perché i capitalisti non hanno prodotto abbastanza per soddisfare tutti?

D'altra parte dovrebbe essere ovvio che non sono stati i produttori a causare la scarsità: è stato lo Stato, impedendo ai prezzi di crescere. Il prezzo maggiore era proprio ciò che avrebbe permesso alla produzione di aumentare e soddisfare la domanda. Impedendo al prezzo di crescere, lo Stato ha di fatto causato la scarsità.

E la scarsità aumenta anche in un altro senso: essendo i prezzi più bassi, coloro che desiderano di meno il prodotto non hanno incentivo ad economizzare, e quindi ne resta ancora meno per chi ne ha maggior bisogno.

Insomma, con un vincolo artificiale sui prezzi, lo Stato ha ottenuto l'opposto di ciò che voleva ottenere. Voleva permettere ai poveri di comprare di più, ed ha ottenuto che nel paese c'è di meno da comprare per tutti, perché la produzione è crollata.

Storicamente, il fenomeno è molto documentato. I prezzi massimi sui costi degli affitti hanno privato molte persone di un tetto. Questo è avvenuto negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, in Svezia ed in Australia. Addirittura, in molti casi la produzione non riusciva a soddisfare la domanda nonostante nuove case venissero continuamente costruite dallo Stato. Il motivo è che i prezzi bassi non incentivavano le persone a economizzare sullo spazio occupato. Vedi ad es. Thomas Sowell, "basic economics", ed Henry Hazlitt, "Economics in One Lesson". Anche in altri settori, come l'agricoltura, la scarsità prodotta dai limiti ai prezzi è ben documentata. Negli Stati Uniti, limitare i prezzi dei prodotti agricoli ha reso la produzione così sconveniente che gli agricoltori tendevano a produrre solo il necessario per se stessi, senza preoccuparsi di vendere al pubblico. Questo ha provocato gravissime scarsità di cibo nella popolazione, peggiorando il problema iniziale. Vedi anche su questo Sowell.

(continua)
blog comments powered by Disqus